Il treno

L’albergo prenotato, dalle foto pubblicate in rete, si affacciava sul lungomare di Senigallia, sulla famosa “spiaggia di velluto” invitante nomignolo turistico, atto a indicare la morbidezza della sabbia, la nostra stanza invece guardava verso le colline, alle spalle del mare, dove però in mezzo, non pubblicizzato, passava pure IL TRENO.

E no, dai, il treno no…chi lo sapeva? Ci assicurano però alla reception che le camere sono con le finestre insonorizzate…ah beh..allora…

Sì però non è che uno può stare sempre chiuso in camera con l’aria condizionata…prima o poi le finestre le apre, d’estate…e allora scopre che il treno corre …come un treno…cioè che fa un rumore del diavolo quando sfreccia e che su questa linea adriatica che va da nord a sud sfrecciano un sacco di “ frecce rosse “ e con preoccupazione scopre pure che esistono ancora i lunghi treni merci!! E che questa importante dorsale ferroviaria è molto frequentata pure di notte…

Beh il viaggio è spesso fonte di nuove conoscenze e scoperte (e qualche fregatura)

Ammetto che del treno avevo perso la cognizione, pur avendo abitato moltissimi anni fa non troppo lontana da una linea ferroviaria, alla quale da bambina ero pure affezionata…

Su quelle rotaie avevo, con altri ragazzini del luogo, compiuto i primi innocenti crimini, infilando sassolini sui binari…e spiare, da lontano, l’effetto che fa…

Pubblicato da Luisa Sax

poeta comica femminista, writer, slammer, ex squatter, punk musician, videomaker, ironic person, ama giocare con le parole e con le immagini

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