È bello poter sprecare il proprio tempo: chi può sprecare il proprio tempo è ricco (o incosciente) ma di solito comunque, è maschio.
Negli anni passati si vedevano molti gruppi di maschi che, dopo il lavoro salariato, andavano al bar a “passare” il tempo bevendo, fumando e giocando a carte o a bigliardo per qualche oretta.
Ci andavano molto anche e soprattutto i pensionati, c’erano e ci sono ancora circoli appositi per i pensionati, ovviamente maschi. Le donne da poco hanno conquistato del “tempo libero” quelle che avevano famiglia e lavoravano fuori casa, andavano al massimo dal parrucchiere.
Mia madre si faceva il cosiddetto “culo” fuori casa e poi, ancora di più, in casa, dovendo pulire, riordinare, fare la spesa, cucinare e, dulcis in fundo lavare i piatti. Mio padre, da giovane, dopo il lavoro aveva un secondo lavoro, ma non troppo stressante perché gli piaceva, una volta rincasato però non faceva nulla, a parte mangiare, fumare, bere, guardare un po’ di televisione o leggere il giornale e andare a dormire. Da più anziano andava a passare il tempo appunto al bar dell’Acli di zona, ospitato dentro la parrocchia.
La mamna mi raccontò che lui, da più giovane, per un periodo si mise a giocare a carte per soldi con dei suoi colleghi, una volta, un paio di giorni prima di natale, le arrivò però una telefonata della moglie di un suo collega che in lacrime si lamentava che mio padre, battendo a carte sul marito, gli aveva portato via mezzo stipendio e ora non avevano di che arrivare a fine mese… Ovviamente mia madre sgridò mio padre, che, vergognandosi, dovette ritornargli i soldi vinti e si auto proibì per sempre nuove giocate se non per pochi spicci.
Non so se giocare a soldi si possa definire un passatempo, i maschi notoriamente giocavano con regolarità ai cavalli e al totocalcio, ma più seriamente delle donne che invece eventualmente compilavano la schedina un po’ a casaccio, perdendo poco tempo a studiare i destrieri, le probabilità e le squadre…
A tempo perso io scrivo. Si può dire che il tempo non dedicato strettamente al lavoro salariato sia tempo libero e che chi ha tempo libero ha spesso degli hobby?
Una parola inglese forse perché gli hobby, in senso lato, per primi se li permisero, a livello popolare, gli inglesi. I primi ad avviare l’industria moderna e il lavoro salariato di massa.
I ricchi di tutte le latitudini hanno sempre avuto tempo da perdere e ne hanno perso parecchio con le loro famose battute di caccia, persino le guerre in molti casi per loro sono state un passatempo …in cui purtroppo si abbattevano gli uomini…

Simpatico pezzo
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grazie, mai quanto i tuoi…😀
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